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Onore alla Verità

L'Azienda Faunistico venatoria “Fra Diavolo”, dopo gli attacchi mediatici ed il fango di qualche “sciacallo”, vuole fare chiarezza sulle false notizie che sono circolate nelle settimane scorse, circa presunti illeciti commessi dai propri iscritti. E' doveroso fare chiarezza, poiché in questa vicenda, l'Azienda Faunistica è il vero soggetto danneggiato, che ha subito nel tempo atti persecutori e, più recentemente, gravissimi comportamenti illeciti, cioè reiterati danneggiamenti su beni aziendali, all'interno del territorio in concessione, per di più da parte di un soggetto particolarmente qualificato. E' a tutti noto che l'Azienda Faunistica Fra Diavolo nell'ambito dei suoi scopi istituzionali e nel rispetto della normativa vigente, in attuazione del programma annuale di assestamento faunistico e miglioramento ambientale, in zone di montagna particolarmente disagiate, installa delle mangiatoie per lepri, fagiani e starne, dei beverini artificiali, coltiva piccoli appezzamenti di terreno destinati a colture a perdere e invasi. Tutto ciò avviene, come previsto dalla normativa regionale, in attuazione della “Disciplina dell'istituzione e del funzionamento delle aziende faunistico –venatorie e agri – turistico venatorie”, segnatamente dell'art. 20, rubricato “Strutture produttive”. Anche quest'anno, già nel mese di aprile, sono state installate due mangiatoie, che distribuiscono in modo automatico circa 1 kg di granaglie al giorno, per lepri, fagiani, starne e pernici. Senonché, nel corso dello scorso mese di agosto e settembre, un soggetto particolarmente qualificato che dovrebbe più di altri ispirare la propria condotta al rispetto della Legge, è stato ripetutamente ripreso a danneggiare il meccanismo automatico di distribuzione e da ultimo, intorno alla metà del mese di ottobre i due distributori sono stati oggetto di furto, prontamente denunciato il giorno 22 ottobre scorso. Nei giorni a seguire, è stata sporta anche una seconda denuncia, presso i Carabinieri di Itri, contro l'autore dei danneggiamenti, con precisa indicazione del nominativo del soggetto che ha eseguito i danneggiamenti e le prove documentali dell'illecito commesso. La Procura di Cassino è stata interessata con due fascicoli, uno per il furto delle mangiatoie e uno per il danneggiamento delle mangiatoie. Questa è la verità dei fatti accaduti! Senonché, ai primi di dicembre, è stato pubblicato un articolo – spazzatura su un fantomatico giornale online, in cui viene falsamente addebitato ai componenti dell'Azienda Faunistico venatoria Fra Diavolo il presunto illecito foraggiamento di cinghiali (vietato dalla legge) ed il sequestro di due distributori di granaglie per cinghiali. Una notizia falsa nel suo contenuto, poiché a tutto il giorno 19 dicembre 2018, l'azienda Faunistica Fra Diavolo non ha subito nessun sequestro e nessuno dei suoi componenti risulta indagato per il foraggiamento di cinghiali o per comportamenti illeciti legati alla caccia. La gravità della notizia è ancor più evidente poiché in essa si indicano soggetti, comportamenti ed addirittura, per colorire la notizia, si introduce il nome del Pubblico Ministero inquirente. Anche l'articolo giornalistico è stato portato all'attenzione della Procura di Cassino con una minuziosa denuncia, in cui si segnala la falsità dell'articolo, artatamente costruito al solo scopo di danneggiare l'immagine dell'Azienda Faunistica. L'azienda Fra Diavolo ha sporto tre denunce, in meno di due mesi, di cui la seconda particolarmente grave in ragione proprio del soggetto che essa va ad attingere. Questa è la verità dei fatti, in assoluto contrasto con stupide illazioni e con fake news montate e cavalcate ad arte da soggetti inclini solo a sterili polemiche. L'azienda faunistico venatoria Fra Diavolo non tollererà mai che nessun soggetto, chiunque esso sia, possa con comportamenti contrari alla legge diffamare ed infangare oltre 50 anni di storia, fatta di passione, dedizione, generosità ed attenzione per il territorio.


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